Premessa Importante
Le informazioni contenute in questo documento sono di carattere generale e non sostituiscono in alcun modo il parere di un medico specialista, che conosce la situazione clinica specifica del paziente. È sempre necessario consultare il proprio team medico per decisioni riguardanti il trattamento e le vaccinazioni.
Indice
- Sistema Immunitario dopo Trapianto Autologo
- Destino degli Anticorpi Pre-Trapianto
- Necessità di Nuove Vaccinazioni
- Immunità per l’Epatite B
- Conclusioni
Sistema Immunitario dopo Trapianto Autologo
Dopo un trapianto autologo di cellule staminali, il sistema immunitario del paziente è significativamente compromesso. La chemioterapia ad alte dosi, somministrata prima del trapianto per eliminare le cellule tumorali, distrugge anche le cellule sane del midollo osseo e del sistema immunitario.
Caratteristiche del sistema immunitario post-trapianto: – Non è identico a quello di un neonato, ma si trova in uno stato di forte immunosoppressione – Il recupero completo può richiedere da diversi mesi fino a un anno o più – La ricostituzione avviene gradualmente e richiede monitoraggio medico costante
Destino degli Anticorpi Pre-Trapianto
La chemioterapia ad alte dosi e la malattia stessa possono determinare la perdita dell’immunità acquisita in precedenza, sia tramite vaccinazioni che tramite infezioni passate.
Perdita degli anticorpi protettivi: – Gli anticorpi protettivi presenti prima del trapianto possono ridursi a livelli non più efficaci o scomparire del tutto – Circa il 50% dei pazienti con titoli anticorpali protettivi per tetano e poliomielite li perde entro un anno dal trapianto – La maggior parte perde la protezione per morbillo, parotite e rosolia entro 3-5 anni
Necessità di Nuove Vaccinazioni
A causa della perdita della memoria immunologica, dopo il trapianto autologo i pazienti sono considerati come “mai immunizzati” e devono seguire un nuovo programma di vaccinazioni.
Quando Iniziare
• Generalmente, il ciclo di rivaccinazione inizia a partire da 3-6 mesi dopo il trapianto
• I tempi dipendono dal recupero del paziente e dalle indicazioni del team medico
Quali Vaccini
I vaccini raccomandati includono: – Tetano, difterite, pertosse – Poliomielite – Haemophilus influenzae tipo b – Pneumococco – Meningococco – Epatite B – Influenza
Vaccini Vivi Attenuati
• I vaccini che contengono virus vivi attenuati (morbillo, parotite, rosolia, varicella) sono generalmente controindicati nel primo periodo post-trapianto
• La loro somministrazione può essere considerata solo in una fase successiva (ad esempio, dopo 24 mesi)
• Possono essere somministrati quando il sistema immunitario si è sufficientemente ripreso e in assenza di terapie immunosoppressive
Immunità per l’Epatite B
Perdita dell’Immunità Precedente
Se un paziente era vaccinato per l’epatite B prima del trapianto, è molto probabile che perda l’immunità protettiva. La perdita dell’immunità acquisita è una conseguenza comune del trattamento.
Rivaccinazione
• La vaccinazione contro l’epatite B fa parte del programma di rivaccinazione post-trapianto
• Il ciclo vaccinale prevede solitamente 3 dosi
• Viene controllato il titolo anticorpale (livello di anticorpi anti-HBs) dopo il completamento del ciclo
• In alcuni pazienti potrebbero essere necessarie dosi aggiuntive per raggiungere un livello di anticorpi adeguato
Tempistiche di Perdita
La perdita dell’immunità può avvenire: – Entro i primi mesi dopo il trapianto – Il processo è accelerato dalla chemioterapia ad alte dosi – La velocità di perdita varia da paziente a paziente
Conclusioni
Il trapianto autologo di cellule staminali rappresenta una terapia importante per il mieloma multiplo, ma comporta una significativa compromissione temporanea del sistema immunitario. La rivaccinazione è un aspetto fondamentale del follow-up post-trapianto e deve essere pianificata e monitorata dal team medico specialistico.
È essenziale seguire scrupolosamente le indicazioni del proprio oncologo-ematologo e del team di trapianto per quanto riguarda i tempi e le modalità delle vaccinazioni, considerando sempre la situazione clinica individuale del paziente.

