Capire i Sogni a Occhi Chiusi (Stato Ipnagogico) e l’Effetto della Morfina
Se hai notato che, nel momento in cui ti stai per addormentare, i tuoi pensieri diventano stranamente vividi, trasformandosi in immagini o suoni quasi reali, non sei solo. Stai sperimentando lo stato ipnagogico, un’esperienza del tutto normale che può essere amplificata da alcune terapie.
1. Cos’è lo Stato Ipnagogico? La “Stazione di Confine” della Mente
Immagina la tua mente come un treno che viaggia tra due città: la Veglia e il Sonno. Lo stato ipnagogico è la “stazione di confine”, quella zona di transizione in cui non sei né completamente sveglio né completamente addormentato.
In questa fase:
- La parte logica del cervello si rilassa: Il “controllore” razionale inizia a staccare la spina.
- Pensieri, ricordi ed emozioni si mescolano liberamente: I “passeggeri” della mente si combinano in modo creativo e illogico.
- Appaiono “sogni lampo”: Potresti vedere lampi di luce, volti, sentire suoni o avere la sensazione di cadere (mioclono ipnico).
In breve, è il modo naturale con cui il cervello passa dalla realtà strutturata al mondo dei sogni.
2. Perché la mia esperienza è così intensa adesso? Il ruolo della Morfina
Se stai assumendo morfina, anche a basso dosaggio, è molto probabile che questa stia rendendo le tue esperienze ipnagogiche più forti e frequenti. Non a caso, la morfina prende il nome da Morfeo, il dio greco dei sogni.
Ecco come la morfina agisce:
- Induce rilassamento e sonnolenza: Ti accompagna più dolcemente e più spesso verso la “stazione di confine” tra veglia e sonno.
- Rende il sonno più “leggero”: Tende a ridurre il sonno profondo e ad aumentare quello leggero. Passando più tempo in questo stato, è più facile “accorgersi” di questi fenomeni.
- “Colora” l’esperienza: Uno degli effetti della morfina sul cervello è quello di rendere percezioni e sogni più vividi, bizzarri e intensi.
In sintesi, la morfina non crea questi fenomeni, ma li amplifica e li rende più evidenti, trasformando pensieri fugaci in veri e propri mini-sogni a occhi chiusi.
3. C’entrano la chemioterapia o il trapianto?
Sì, assolutamente. Il tuo corpo sta affrontando un periodo di grande stress fisico ed emotivo. La chemioterapia e altri farmaci di supporto possono rendere il tuo cervello più “sensibile”. Immagina il tuo sistema nervoso come una radio: la morfina alza il volume di una stazione che già esiste (lo stato ipnagogico), e la tua condizione clinica attuale (post-chemio/trapianto) sintonizza la frequenza rendendo il segnale più forte e chiaro.
4. Cosa posso fare? Consigli pratici
- Non spaventarti: È fondamentale capire che si tratta di un effetto collaterale atteso e non pericoloso. Non stai perdendo il controllo.
- Sii un osservatore curioso: Invece di combattere queste esperienze, prova a osservarle con curiosità, come se stessi guardando un film. Questo può ridurre l’ansia.
- Crea un ambiente rilassante: Prima di dormire, ascolta musica calma o fai esercizi di respirazione per rendere la transizione verso il sonno più dolce.
- Parlare è fondamentale: La cosa più importante è descrivere esattamente quello che provi al tuo medico o agli infermieri. Loro hanno l’esperienza per capire se è un normale effetto collaterale o se è necessario un aggiustamento della terapia. Sono lì per aiutarti.

